martedì 27 maggio 2014

Il Furto di Identità nell’era del web


Da qualche tempo avrete sentito parlare di furto di identità sul web, ma vediamo nello specifico a cosa ci si riferisce, con il termine si intende l’utilizzo improprio e quindi non autorizzato in nessun modo dell'identità di un'altra persona, e spacciandosi per la stessa, con l’obiettivo di benefici quali accesso a finanziamenti, informazioni personali del soggetto truffato e dei suoi contatti e molto altro ancora. 

La vittima del furto di identità può subire conseguenze molto negative, ad es. se il ladro di identità commette dei reati on line o medianti enti creditizi, nel caso in cui non si riesca a dimostra il furto dei propri dati la persona risulterà responsabile in mancanza di prove che ne dimostrino il contrario.

 La normativa Italiana tutela ogni soggetto con l'articolo 494 del codice penale, il quale sancisce che: Chiunque al fine di procurare a sé o ad altri un vantaggio o di recare ad altri un danno, induce taluno in errore, sostituendo illegittimamente la propria all'altrui persona, o attribuendo a sé o ad altri un falso nome, o un falso stato, ovvero una qualità a cui la legge attribuisce effetti giuridici è punito se il fatto non costituisce un altro delitto contro la fede pubblica, con la reclusione fino a un anno. Tale articolo ha come oggetto la tutela della persona che è vittima del furto d'identità. 

Basti pensare che nell'era delle nuove tecnologie dove i social web ormai permettono di far interagire, comunicare e cooperare in tutto il globo con una semplice, connessione sia in versione che web che mobile, tale fenomeno si è molto diffuso a tal punto che ad esempio Social Network come Facebook richiedono la presenza del cellulare quindi nello specifico del numero telefonico per la registrazione e di conseguenza per l’attivazione di un profilo, oppure i client di posta che ormai chiedono dati di identificazione ben specifici per profilare una vera identità del titolare dell’utilizzatore di tale servizio di comunicazione.

 Naturalmente negli anni anche le normative in merito a tale fenomeno si stanno evolvendo per cercare di arginare e di contrastare il problema, infatti la Cassazione Penale, con una sentenza (Cassazione penale, Sezione V, 08-11-2007, n. 46674 ), ha sancito la configurabilità del reato di sostituzione di persona nel caso in cui si apra un account di posta elettronica intestandolo al nome di altro soggetto, comportando ciò l'induzione in errore non tanto dell'ente fornitore del servizio quanto dei corrispondenti i quali si trovano ad interloquire con persona diversa da quella che ad essi viene fatta credere, è logico pensare che questa è solo una delle innumerevoli casistiche, su cui un domani la legge italiana dovrà legiferare. 

Non bisogna nemmeno dimenticare che un buon 80% degli utenti utilizzatori di sistemi vari di accesso ad internet oggi con molta facilità lascia dati personali in maniera molto leggera su siti forum ecc, queste disattenzioni in molti casi possono costituire violazione di privacy e problemi non indifferenti come casi di furto di identità, anche perché l’utente medio conosce poco il modo di navigare in maniera sicura sul web. 

Tale problema spesso è riconducibile ad una cattiva gestione dei propri dati da parte degli utenti stessi e in alcuni casi dai servizi utilizzati dagli utenti e forniti da aziende che con poca attenzione non tutelano e non mettono al sicuro tali informazioni. 

Qualche giorno fa è stato reso noto che un attacco di pirateria informatica presso i server del colosso Americano di aste on line Ebay, ha rischiato di mettere in pericolo dati personali degli utenti, naturalmente si tratta solo di nome, mail e indirizzo, quindi dati non finanziari, nonostante le numerose misure di sicurezza che il Sito possiede, ciò sta a significare che il Cyber-Crime è in netta crescita e che sono gli utenti stessi a doversi documentare almeno a livello base per poter evitare che si configuri anche una semplice possibilità di furto di dati. 

 Infatti bisogna studiare un minimo e capire che il pc non serve solo per navigare o per chattare ma che va utilizzato una volta sul web con cautela, vanno effettuati gli aggiornamenti che di volta il in volta le Software House rilasciano per il proprio sistema operativo, aggiornare ed utilizzare sempre antivirus ed anti-malware, oltre al fatto non trascurabile di utilizzare un bel po’ di buon senso e ragionamento durante tutte le fasi della navigazione. 

 Da almeno 10 anni a questa parte sono nate diverse Aziende che si occupano di proteggere l’identità sia on line, che creditizia di Persone fisiche e Persone Giuridiche al fine di tutela contro il furto di identità, Tali servizi possono senza alcun dubbio aiutare ma se non parte da noi stessi la tutela nel valutare le nostre azioni in maniera preventiva non credo ci sarà mai una soluzione definitiva per scongiurare problemi di questo tipo.

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